Stati Generali M5s, Crimi: “Serve una guida collegiale”. Duro l’intervento di Alessandro Di Battista.
ROMA – Si avviano alla conclusione gli Stati Generali M5s. Ad aprire l’assemblea plenaria è stato Vito Crimi. Il leader del MoVimento ha confermato l’ipotesi di una guida politica collegiale: “E’ emersa questa necessità – ha detto l’attuale numero uno dei grillini, riportato dall’Ansa – ma anche quella di dotarsi di un organo ad ampia rappresentatività che garantisca la coerenza dell’azione politica con i nostri programmi e le indicazioni che arrivano tramite gli strumenti di democrazia diretta dai nostri iscritti […]“.
Da parte di Crimi è arrivata l’apertura ad “alleanze ma solo su obiettivi e programmi comuni nell’interesse dei cittadini” e il no ad una “deroga dal limite dei due mandati“.
Conte: “Siete una comunità tosta”
Agli Stati Generali è intervenuto anche il premier Conte. “La coerenza è sicuramente un valore – ha detto il presidente del Consiglio – ma quando si è al governo devi valutare la complessità, bisogna avere anche il coraggio di cambiare idee […]. Siete una comunità che undici anni fa si è messa in gioco, si è offerta di dare il proprio contributo al Paese. Siete una comunità tosta, che ha affrontato scelte sofferte, ma che non ha mai mollato […]“.
Di Maio: “Voglio un M5s autonomo e protagonista”
Spazio anche per Luigi Di Maio. L’ex leader ha ricordato come “tutti vedono il risultato di questi anni ma poco il lavoro che c’è dietro […]. Io voglio un M5s autonomo, forte e protagonista e chi si deve far valere di più nel governo, deve cambiare passo“.
Il ministro degli Esteri si è soffermato anche su alcune decisioni: “O si estromettono i Benetton dell’azionariato o sia revoca subito. Il limite ai due mandati è sacrosanto“.
Di Battista: “Voglio rimettermi in gioco”
Di Battista ha confermato la sua intenzione di rimettersi in gioco. Per farlo, però, ha bisogno di garanzie. “Venga scritto nero su bianco che non ci sarà nessuna deroga sul secondo mandato e che il Movimento si presenterà alle prossime elezioni da solo […]“.